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Convento dei Frati Cappuccini


La presenza stabile dei Cappuccini a Savona si fa risalire all’erezione del chiostro avvenuta a seguito di una delibera del 1538.
Alcuni Quilianesi, recandosi in Savona per il commercio dei loro prodotti agricoli, ebbero modo di avvicinare i Padri cappuccini con i quali crearono un legame profondo per la loro spiritualità e per la loro intensa attività nelle opere e nella predicazione.

Un cappuccino, nativo di Valleggia (quartiere Gagliardi), il noto Padre Cherubino - al secolo Antonio Saccarello - fece pervenire al Superiore Provinciale la “supplica”, con la richiesta che veniva dalla popolazione, per ottenere la presenza dei Padri sul territorio quilianese.

Nel 1575 fu posta solennemente la prima pietra del Convento in località Morosso; i lavori procedettero anche con il contributo di mano d’opera offerto dai contadini e con il sostegno economico degli abitanti e di coloro che svolgevano attività fuori territorio (ad esempio da Palermo giunsero le offerte delle famiglie Brignone, Benso, Pertuso,...).
La chiesa venne consacrata dal Vescovo di Savona Francesco Costa il 18 ottobre 1588 e dedicata a Nostra Signora degli Angeli.
Durante la peste del 1632 i Cappuccini, lasciate le loro celle, si prodigarono nell’aiuto e nell’assistenza materiale e spirituale ai contagiati, fornendo grande prova di abnegazione.
Nel 1780, con unanime votazione, l’amministrazione quilianese proclamò la Madonna della Porziuncola protettrice di Quiliano: “I Magnifi ci Agenti elessero in protettrice di Quiliano la Vergine SS. della Porziuncola, la cui solennità cade il 2 agosto”.
Durante il periodo napoleonico i frati vennero cacciati dal convento e la chiesa fu chiusa. Vi tornarono nell’ottobre del 1816 e provvidero, con grandi sacrifi ci, a ripristinare le strutture degli edifi ci e a riparare i danni che si erano prodotti nel periodo di abbandono.
Le vicende che seguirono le leggi Siccardi del 1855 che di fatto espropriavano gli ordini religiosi, costrinsero nel 1866 i padri ad abbandonare ancora il convento che fu per un certo periodo adibito a scuola. In seguito gli edifi ci vennero usati solo saltuariamente (nel 1911 furono utilizzati come lazzaretto per isolare alcune persone colpite da colera).
Nonostante l’abbandono, la chiesa veniva aperta una volta all’anno per la festa di N.S. degli Angeli.
Finalmente il 1925 vide il ritorno dei Padri che insieme con la popolazione quilianese, tra le altre attività, mantengono tuttora viva e solenne la ricorrenza del 2 agosto.

 

Teresa Piccardo e Gianfranco Gervino

Immagini del Convento dei Frati Cappuccini

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Convento dei Frati Cappuccini

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